Puntata N.4 del 8/10/2019 “Progetto monitoraggio umano”

È in collegamento da Berlino, dalla conferenza della commissione europea, riunitasi per il progetto Human Biomonitoring, il presidente del centro europeo di medicina ambientale, Florian Schulze.
Lo scopo di questo progetto è valutare gli effetti ambientali nocivi della popolazione.
Si misurano i livelli di metalli pesanti e ciò che disturba a livello ormonale, come per esempio gli antibiotici.
I sintomi più comuni di avvelenamento cronico da mercurio sono:
Indebolimento del sistema immunitario;
Mal di testa;
Problemi nella concentrazione;
Annebbiamento e Fatica cronica; Insonnia.
Raramente la gente associa questi sintomi ad una causa di intossicazione ambientale.
Uno studio dell’ università della Georgia, eseguito su 15000 persone, ha accertato che una persona che ha diverse superfici in amalgama, si ritrova con un alto livello di concentrazione sia di mercurio che di metilmercurio nel sangue.

https://www.sciencedaily.com/releases/2016/09/160927143042.htm


Intossicazione che si può rilevare anche tramite le analisi delle urine o del capello.
Nonostante gli esami eseguiti più comunemente sono quelli a livello ematico, non sempre da quest’ultimi vengono fuori i livelli reali di intossicazione, nel corpo, perché il mercurio, per esempio, è un veleno che si deposita nelle parti grasse.
Si può testare la presenza di mercurio anche a livello salivare.
Ci sono persone che cercano di disintossicarsi rimuovendo le otturazioni in amalgama, sperando di eliminare anche i sintomi, tuttavia i livelli di concentrazione di questo veleno, possono rimanere alti, anche dopo diversi anni dalla rimozione. Se i sintomi persistono si raccomanda di eseguire una terapia chelante.
Per disintossicarsi esistono alcuni chelanti, di cui si può verificare l’eliminazione attraverso gli esami delle urine.
Questa raccomandazione è stato fatta anche dalla conferenza internazionale per la disintossicazione dei metalli, MetDetox, a Berlino.

http://www.metdetox.org/

Qui si sono riuniti specialisti di diversi paesi, come la Svezia, l’ America e l’ Australia. Si è parlato oltre che dell’ intossicazione da mercurio anche di altri metalli pesanti come l’alluminio e il piombo. Ci sono diversi metodi di chelazione, che non entrano però in maniera approfondita nel corpo.
Si tratta di terapie che si eseguono con l’utilizzo di alghe clorella ed argilla, ma a noi interessa maggiormente capire come disintossicare le cellule e l’intestino .
Si è ripetuto l’importanza della protezione, sia del paziente che del medico, durante la rimozione delle amalgame, della legge europea entrata in vigore nel luglio 2018, in cui è vietato l’utilizzo del mercurio negli adolescenti fino a 15 anni, nelle donne in gravidanza e durante l’allattamento.
Ogni paese entro il 1° luglio 2019 avrebbe dovuto presentare un piano, un’ occasione per fare un passo avanti in questo senso.
L’ Irlanda, la Finlandia, la Slovacchia e la Repubblica Ceca hanno già deciso il disuso di questo materiale tossico, dal 2030.
Florian ed altri suoi colleghi stanno combattendo da decenni, per fare comprendere la gravità dei danni che comporta continuare ad usare questi metalli pesanti.
In Germania, nel 1990, l’ Agenzia Federale per l’ambiente, aveva mostrato prove contro l’uso dell’ amalgama, proveniente da uno studio di vasta portata, che aveva rilevato elevate concentrazioni di mercurio nel sangue dei portatori di amalgama.
Ma ci sono diversi interesse finanziari che rallentano alcuni traguardi. I divieti che si sono ottenuti adesso sono solo l’inizio.
Nell’unione europea si è fatto il primo passo.
Ci sono diverse possibilità che si riesce a vietare l’uso dell’amalgama anche prima del 2030.
Già non esistono più le condizioni sul mercato per inserire ancora l’amalgama.
Esiste un’altra direttiva, che entrerà in vigore nel maggio 2020, Medical Device, che consiste nel vietare ai medici l’utilizzo di dispositivi che contengono lo 0,1% di materiali tossici e l’amalgama ne contiene il 50%.
Nel frattempo 7 paesi africani hanno chiesto il divieto dell’utilizzo dell’ amalgama, per i bambini e le donne in gravidanza, dal 2021 e il divieto generale dal 2024.
In quanto, non vogliono, per i loro bambini, un trattamento differente da quelli europei.
Inoltre, in Africa, la medicina dentale si sta sviluppando e sta raddoppiando l’acquisto del mercurio, per questo motivo, non vogliono iniziare con un materiale che poi andrebbe rimosso con le misure di sicurezza, in quanto si conosce già la sua tossicità e l’impatto ambientale che esso comporta. Il video della puntata:

https://www.facebook.com/100005231376579/posts/1225150521002649/

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